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La Cina ha ordinato di sostituire parte della tecnologia importata con alternative locali entro due anni. Il provvedimento esclude componenti di hardware difficili da sostituire, come i microprocessori, riguardando, per ora, solo personal computer di…
Tag: Cina, Concorrenza, Cybersicurezza, Hardware, Software, Tecnologia,
La Cina ha ordinato di sostituire parte della tecnologia importata con alternative locali entro due anni. Il provvedimento esclude componenti di hardware difficili da sostituire, come i microprocessori, riguardando, per ora, solo personal computer di marca estera e software, per cui si incoraggerà l’uso di sistemi operativi basati su Linux contro Microsoft Windows. Il progetto di sostituzione riflette una crescente preoccupazione riguardante la cyber sicurezza, ma anche una crescente fiducia nell’hardware locale: i più grandi produttori di laptop e server al mondo includono, oggi, Lenovo, Huawei e Inspur Ltd. Questo scenario rende possibile perseguire la volontà di ridurre la dipendenza da rivali geopolitici, primi tra tutti gli Stati Uniti.
https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-05-06/china-orders-government-state-firms-to-dump-foreign-pcs
Tag: Cina, Concorrenza, Cybersicurezza, Hardware, Software, Tecnologia,
ConcorrenzaGovernancePiattaforme
Coerentemente con lo sforzo europeo di limitare il dominio delle Big Tech, dalla Commissione europea arrivano le proposte legislative Digital Markets Act e Digital Service Act, nonché l’accusa di abuso di posizione dominante nei confronti…
Tag: Apple, Apple Pay, Big Tech, Commissione Europea,
Coerentemente con lo sforzo europeo di limitare il dominio delle Big Tech, dalla Commissione europea arrivano le proposte legislative Digital Markets Act e Digital Service Act, nonché l’accusa di abuso di posizione dominante nei confronti di Apple e del suo servizio di pagamento digitale Apple Pay. «Abbiamo indicazioni che Apple abbia limitato l’accesso di terze parti alla tecnologia chiave necessaria per sviluppare soluzioni di portafoglio mobile sui dispositivi Apple, a vantaggio della propria soluzione Apple Pay» ha detto Margrethe Vestager, commissaria per la concorrenza. La Commissione ha inviato ad Apple tutti i dettagli dell’inchiesta, scattata a inizio 2020. Il rischio è di una multa pari al 10% del fatturato globale.
https://www.ilsole24ore.com/art/apple-pay-mirino-dell-ue-l-accusa-e-abuso-posizione-dominante-AESHGjVB
Tag: Apple, Apple Pay, Big Tech, Commissione Europea,
ConcorrenzaGovernancePiattaforme
Le autorità russe minacciano di multare Facebook fino al 10% del suo fatturato annuo nel paese, se la compagnia non provvederà ad eliminare i contenuti ritenuti illegali, violazioni che riguarderebbero post contenenti pornografia infantile, abuso…
Tag: Banned content, Facebook, Russia, Social media, Youtube,
Le autorità russe minacciano di multare Facebook fino al 10% del suo fatturato annuo nel paese, se la compagnia non provvederà ad eliminare i contenuti ritenuti illegali, violazioni che riguarderebbero post contenenti pornografia infantile, abuso di droghe e contenuti estremisti. Il provvedimento rientra nel più ampio quadro di misure intraprese nell’ultimo anno da Mosca verso le aziende tecnologiche straniere, misure che mirano a consolidare una maggiore sovranità dello stato russo sul proprio segmento di Internet. Si attestano quindi ad oggi 17 casi amministrativi aperti dalla Russia contro Facebook, con l’accusa di mancata cancellazione dei contenuti considerati vietati.
https://www.reuters.com/technology/facebook-faces-threat-huge-fine-russia-over-banned-content-report-2021-09-30/
Tag: Banned content, Facebook, Russia, Social media, Youtube,
ConcorrenzaGovernance
Google viene sanzionata dall’Antitrust francese con l’accusa di mancato rispetto delle ingiunzioni emesse nei suoi confronti, relative alla remunerazione dei diritti d’autore degli editori e delle agenzie di stampa. La multa di 500 milioni di…
Tag: Antitrust, Copyright, Francia, Google,
Google viene sanzionata dall’Antitrust francese con l’accusa di mancato rispetto delle ingiunzioni emesse nei suoi confronti, relative alla remunerazione dei diritti d’autore degli editori e delle agenzie di stampa. La multa di 500 milioni di euro è solo l’ultimo di una serie di provvedimenti che, a partire dall’aprile dello scorso anno, vengono intrapresi contro la compagnia, per il suo rifiuto di pagare le notizie di terzi presenti sulle sue piattaforme: ora Google avrà due mesi di tempo per attuare misure nel rispetto dei termini di compensazione stabiliti dall’Antitrust francese, pena ulteriori multe, che potrebbero arrivare fino a 900 mila euro al giorno.
L’Antitrust francese ha comminato a Google una multa di 500 milioni di euro
Tag: Antitrust, Copyright, Francia, Google,
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La Commissione europea ha avviato un’indagine formale volta a stabilire possibili violazioni da parte di Google delle norme dell’Unione in materia di antitrust: l’obiettivo dell’indagine è di determinare se l’azienda abbia favorito i propri servizi…
Tag: Antitrust, Commissione Europea, Google, Margrethe Vestager, Pubblicità online, UE,
La Commissione europea ha avviato un’indagine formale volta a stabilire possibili violazioni da parte di Google delle norme dell’Unione in materia di antitrust: l’obiettivo dell’indagine è di determinare se l’azienda abbia favorito i propri servizi di inserzione pubblicitaria online, distorcendo di conseguenza la concorrenza nel settore. La vice presidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, si è mostrata preoccupata che Google abbia reso difficile per gli altri servizi pubblicitari online la competizione nel cosiddetto stack ad tech, e ha annunciato l’intenzione di esaminare le politiche concorrenziali della società, per sostenere parità di condizioni e una più leale concorrenza nel settore della pubblicità online.
https://www.lastampa.it/economia/2021/06/22/news/la-commissione-europea-avvia-un-indagine-contro-google-per-pubblicita-online-1.40418018?ref=LSHRA-A-S16-T1
Tag: Antitrust, Commissione Europea, Google, Margrethe Vestager, Pubblicità online, UE,
ConcorrenzaGovernance
L’Antitrust ha multato Google per abuso di posizione dominante: la multa, pari a 102 milioni di euro, rileva la violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, con l’accusa di penalizzazione dei servizi concorrenti…
Tag: Antitrust, Google, Google Android, Monopolio, UE,
L’Antitrust ha multato Google per abuso di posizione dominante: la multa, pari a 102 milioni di euro, rileva la violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, con l’accusa di penalizzazione dei servizi concorrenti a favore dei propri. Nello specifico, l’Authority si riferisce al diniego di Google di installare su Android Auto l’app di Enel X, applicazione che offre agli utenti servizi funzionali per la ricarica di veicoli elettrici: il rifiuto andrebbe a favorire Google Maps, app di proprietà dell’azienda. Il caso solleva pertanto preoccupazioni circa il ruolo dominante detenuto finora da Google, aprendo nuovi scenari di governance all’interno del mercato digitale.
https://www.lastampa.it/economia/2021/05/13/news/maxi-multa-antitrust-a-google-sanzione-da-100-milioni-per-abuso-di-posizione-dominante-1.40266492
Tag: Antitrust, Google, Google Android, Monopolio, UE,
ConcorrenzaGovernance
Pechino ha chiuso sabato l’indagine antitrust sull’abuso di posizione dominante della compagnia di e-commerce Alibaba. L’azienda fondata da Jack Ma è stata multata per 2,8 miliardi di dollari, quasi il triplo rispetto alla multa di…
Tag: Alibaba, Antitrust, Cina, eCommerce, Jack Ma, Pechino,
Pechino ha chiuso sabato l’indagine antitrust sull’abuso di posizione dominante della compagnia di e-commerce Alibaba. L’azienda fondata da Jack Ma è stata multata per 2,8 miliardi di dollari, quasi il triplo rispetto alla multa di 1 miliardo comminata nel 2015 al produttore di microchip americano Qualcomm, e l’equivalente del 12% dell’utile netto della compagnia relativo all’anno 2020. L’obiettivo dell’azione mossa da Pechino è di porre un freno ai suoi giganti Internet, con una spinta decisa alla campagna anti monopolii preannunciata dal presidente Xi Jinping per il 2021; nello specifico della sentenza la State Administration for Market Regulation, l’antitrust cinese, ha attribuito ad Alibaba la responsabilità di ostacolare la concorrenza nella vendita al dettaglio online, influenzando l’innovazione e compromettendo gli interessi dei consumatori.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/11/alibaba-pechino-chiude-indagine-antitrust-con-multa-da-28-miliardi-di-dollari-per-il-gruppo-di-jack-ma/6162330/
Tag: Alibaba, Antitrust, Cina, eCommerce, Jack Ma, Pechino,
ConcorrenzaGovernance
L’Arizona apre una nuova sfida ad Apple e Google: la Camera di Stato ha approvato la settimana scorsa un disegno di legge, che passerà ora al Senato dello Stato, per supportare gli sviluppatori di app,…
Tag: Antitrust, App, Apple, Arizona, Google, Usa,
L’Arizona apre una nuova sfida ad Apple e Google: la Camera di Stato ha approvato la settimana scorsa un disegno di legge, che passerà ora al Senato dello Stato, per supportare gli sviluppatori di app, consentendo loro l’utilizzo dei propri sistemi di pagamento, anziché quelli forniti dalle due società, per elaborare gli acquisti degli utenti all’interno delle app stesse. Un provvedimento che si inserisce nel quadro delle misure antitrust intraprese dai governi al fine di regolare un settore al momento privo di sostanziale regolamentazione, provvedimento che vuole figurare da modello per le legislazioni degli altri stati, col proposito di ridurre le commissioni applicate agli sviluppatori dalle grandi compagnie tecnologiche e lavorare così sulla struttura stessa degli app store. Il disegno di legge è stato supportato dalla Coalition for App Fairness, un gruppo commerciale costituito da rilevanti attori nel settore delle app, come Spotify e Epic Games.
https://www.theguardian.com/technology/2021/mar/08/arizona-bill-apple-google-app-fees-antitrust-challenge
Tag: Antitrust, App, Apple, Arizona, Google, Usa,
ConcorrenzaGovernanceMediaPiattaforme
Il Parlamento australiano ha approvato il nuovo codice per le notizie digitali: i giganti del web, come Facebook e Google, dovranno negoziare con gli editori locali il pagamento dei contenuti pubblicati sulle piattaforme digitali. Un…
Tag: Australia, Editoria, Facebook, Google, Media, Parlamento australiano, Social media,
Il Parlamento australiano ha approvato il nuovo codice per le notizie digitali: i giganti del web, come Facebook e Google, dovranno negoziare con gli editori locali il pagamento dei contenuti pubblicati sulle piattaforme digitali. Un emendamento alla legge sui media che segue l’accordo raggiunto negli scorsi giorni tra il governo e Facebook, dopo che la società aveva ordinato il blocco della lettura e della condivisione delle notizie sulla propria piattaforma, in attesa del previsto varo della legge. Nella sua nuova formulazione, la legge elimina la possibilità di un automatismo di pagamento dalle società digitali agli editori, optando diversamente per una negoziazione diretta tra le parti, con l’aggiunta di un’eventuale esenzione dall’obbligo di pagamento qualora il governo riconoscesse il contributo delle aziende di Internet all’editoria australiana.
https://www.lastampa.it/tecnologia/news/2021/02/25/news/l-australia-approva-la-legge-che-impone-a-google-e-facebook-di-pagare-per-le-news-1.39952078
Tag: Australia, Editoria, Facebook, Google, Media, Parlamento australiano, Social media,
ConcorrenzaGovernanceMedia
Accordo in vista tra i giganti del web e i media tradizionali australiani: si prospetta nei prossimi mesi una negoziazione che potrebbe portare all’ottenimento da parte dei giornali, siti web e tv d’informazione di un…
Tag: Australia, Facebook, Google, Media, Social media,
Accordo in vista tra i giganti del web e i media tradizionali australiani: si prospetta nei prossimi mesi una negoziazione che potrebbe portare all’ottenimento da parte dei giornali, siti web e tv d’informazione di un compenso per la condivisione dei propri contenuti, contenuti che generano traffico e entrate pubblicitarie per i colossi tecnologici. Per la prima volta si delinea così la possibilità di un risarcimento a favore di un settore fortemente in crisi, indebolito dal cambio di paradigma nella fruizione dell’informazione rappresentato dal digitale, e si guarda ai governi che, come nel caso di quello australiano, cominciano a studiare codici di condotta per tutelare i media tradizionali dallo strapotere dei social network e delle Big Tech in generale.
https://www.lastampa.it/tecnologia/news/2021/02/15/news/in-australia-google-e-facebook-pagheranno-i-media-per-le-news-1.39905862
Tag: Australia, Facebook, Google, Media, Social media,
ConcorrenzaGovernancePiattaforme
A seguito delle proteste sfociate in violenza al Campidoglio degli Stati Uniti, il social network conservatore Parler è stato messo offline dai server di Amazon. La compagnia di Jeff Bezos motiva la propria decisione rivolgendo…
Tag: Amazon, Antitrust, Apple, AWS, Donald Trump, Google, Parler, Social media,
A seguito delle proteste sfociate in violenza al Campidoglio degli Stati Uniti, il social network conservatore Parler è stato messo offline dai server di Amazon. La compagnia di Jeff Bezos motiva la propria decisione rivolgendo al social network di destra l’accusa di non essere in grado di moderare i messaggi che incitano alla violenza, e Parler reagisce facendo causa alla società. Secondo Parler Amazon, togliendo al social network l’accesso ai propri server, avrebbe violato la legge antitrust e l’accordo contrattuale tra le due società, e avrebbe inoltre operato interferenza imprenditoriale illegale; la richiesta di Parler, rivolta ad un giudice federale, è pertanto quella di ordinare il ripristino online della piattaforma.
https://www.lastampa.it/tecnologia/news/2021/01/11/news/parler-fa-causa-ad-amazon-per-violazione-delle-norme-antitrust-1.39760715
Tag: Amazon, Antitrust, Apple, AWS, Donald Trump, Google, Parler, Social media,
ConcorrenzaGovernanceMedia
Facebook si impegna a pagare milioni di sterline alle principali testate britanniche per avere in concessione i loro articoli, che verranno inseriti in un’apposita sezione dedicata all’interno del social network. Un’iniziativa che nasce in risposta…
Tag: Editoria, Facebook, Media, News, Online advertising market, Social media, UK,
Facebook si impegna a pagare milioni di sterline alle principali testate britanniche per avere in concessione i loro articoli, che verranno inseriti in un’apposita sezione dedicata all’interno del social network. Un’iniziativa che nasce in risposta alla crescente minaccia del governo di regolamentare il predominio di Facebook sulla pubblicità online, e che si basa sulla realizzazione di un accordo tra l’azienda e gli editori britannici per la diffusione dei loro articoli, articoli che saranno soggetti all’analisi di curatori pagati da Facebook per scegliere notizie approfondite, fondate su fonti accertate, tempestive, e capaci di stimolare l’interesse degli utenti. La promessa: arricchire le finanze dei media inglesi e fornire loro un nuovo pubblico di lettori, fugando al contempo la minaccia di nuovi regolamenti governativi che possano mettere a rischio l’egemonia di Facebook nel mercato della pubblicità online.
https://www.theguardian.com/technology/2020/dec/01/facebook-to-pay-uk-media-millions-to-licence-news-stories
Tag: Editoria, Facebook, Media, News, Online advertising market, Social media, UK,
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Il governo britannico, in linea con le disposizioni americane, ha ordinato la rimozione di tutti i dispositivi Huawei dalle reti 5G del paese entro la fine del 2027. La decisione si inserisce nel quadro di…
Tag: 5G, Cina, Huawei, Security, UK, Usa,
Il governo britannico, in linea con le disposizioni americane, ha ordinato la rimozione di tutti i dispositivi Huawei dalle reti 5G del paese entro la fine del 2027. La decisione si inserisce nel quadro di una politica orientata all’eliminazione dell’azienda cinese, ritenuta pericolosa ai fini della sicurezza nazionale, dalle reti mobili ad alta velocità dello stato, promuovendo un piano di diversificazione della catena di fornitura 5G che prevede un investimento iniziale di 250 milioni di sterline, tra collaborazioni con diverse società, come la giapponese NEC, e la creazione di nuovi centri di ricerca. La Cina ha mosso critiche al provvedimento, mentre l’azienda Huawei ha mostrato disappunto per l’esclusione dal lancio del 5G in Gran Bretagna e per l’ammontare delle multe, ben 100.000 sterline, per chiunque trasgredisca al divieto.
https://www.lastampa.it/tecnologia/news/2020/11/30/news/il-regno-unito-cancella-huawei-dalle-reti-5g-1.39602525
Tag: 5G, Cina, Huawei, Security, UK, Usa,
ConcorrenzaGovernancePiattaforme
Il commissario europeo alla concorrenza, Margrethe Vestager, ha sollevato accuse formali contro Amazon per abuso di posizione dominante, con l’attenzione rivolta alle pratiche della compagnia in relazione all’utilizzo dei dati dei venditori sulla propria piattaforma…
Tag: Amazon, Antitrust, Commissione Europea, Margrethe Vestager, UE,
Il commissario europeo alla concorrenza, Margrethe Vestager, ha sollevato accuse formali contro Amazon per abuso di posizione dominante, con l’attenzione rivolta alle pratiche della compagnia in relazione all’utilizzo dei dati dei venditori sulla propria piattaforma di e-commerce. Il caso in esame si concentra sul duplice ruolo rappresentato dall’azienda, venditore diretto sulla propria piattaforma e al contempo concorrente di terze parti che usufruiscono di uno spazio commerciale sulla piattaforma stessa; la preoccupazione sollevata dalla Commissione Europea, dopo due anni di indagine, riguarda la possibilità di un abuso esercitato da Amazon in relazione alla propria posizione, con l’utilizzo dei dati raccolti dai venditori che si appoggiano alla compagnia per minare la concorrenza.
https://www.repubblica.it/economia/2020/11/10/news/amazon_nel_mirino_ue_verso_accuse_formali_per_l_uso_dei_dati_dei_venditori_sulla_piattaforma-273828162/
Tag: Amazon, Antitrust, Commissione Europea, Margrethe Vestager, UE,
ConcorrenzaGovernance
Secondo quanto riportato dal Financial Times, Apple ha intensificato i propri sforzi per sviluppare un motore di ricerca che possa rappresentare un’alternativa a Google; l’accelerazione dello sviluppo del progetto trova spiegazione nella recente accusa di…
Tag: Antitrust, Apple, Google, Online search engine, Usa,
Secondo quanto riportato dal Financial Times, Apple ha intensificato i propri sforzi per sviluppare un motore di ricerca che possa rappresentare un’alternativa a Google; l’accelerazione dello sviluppo del progetto trova spiegazione nella recente accusa di illecite pratiche monopolistiche mossa dal Dipartimento di Giustizia americano nei confronti di Google, e rileva così l’intenzione della compagnia di Tim Cook di sganciarsi dal colosso per competere essa stessa nel mercato dei motori di ricerca online. La decisione di chiudere l’accordo tra le due compagnie, accordo secondo cui Google pagherebbe a Apple tra gli 8 e i 12 miliardi all’anno per assicurarsi di essere il motore di ricerca predefinito sui dispositivi iOS, sebbene non ancora confermata dalla società, potrebbe subire quindi un brusco movimento in avanti nell’eventualità che le autorità antitrust Usa riconoscessero illiceità nella collaborazione tra le due aziende.
https://www.lastampa.it/tecnologia/news/2020/10/31/news/apple-al-lavoro-per-sviluppare-un-motore-di-ricerca-alternativo-a-google-1.39481427
Tag: Antitrust, Apple, Google, Online search engine, Usa,
Big dataConcorrenzaGovernance
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Google, accusata di aver violato l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea per quanto concerne la disponibilità e l’uso dei dati…
Tag: Alphabet, Antitrust, Big Data, Display Advertising, Google, UE,
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Google, accusata di aver violato l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea per quanto concerne la disponibilità e l’uso dei dati per la costruzione delle campagne pubblicitarie di display advertising. Alla società, controllata da Alphabet Inc, viene contestato un utilizzo discriminatorio dei dati raccolti attraverso le proprie applicazioni, con la conseguenza di ostacolare la competizione degli operatori concorrenti nel mercato della pubblicità online; nello specifico, l’accusa segnala una condotta di discriminazione interna-esterna di Google, che si sarebbe rifiutata di fornire le chiavi di decriptazione dell’ID Google e di escludere i pixel di tracciamento di terze parti, con il contemporaneo utilizzo di elementi traccianti che permetterebbero ai propri servizi di intermediazione pubblicitaria di raggiungere una capacità di targhettizzazione difficile da replicare.
https://www.repubblica.it/economia/2020/10/28/news/cosi_google_ci_spia_l_antitrust_apre_istruttoria_per_abuso_posizione_dominante-272098212/
Tag: Alphabet, Antitrust, Big Data, Display Advertising, Google, UE,
ConcorrenzaGovernance
Martedì 20 ottobre il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa legale antitrust contro Alphabet, la compagnia che controlla Google, con l’accusa di aver mantenuto illegalmente la propria posizione monopolistica nel mercato…
Tag: Alphabet, Antitrust, Apple, Big Tech, DoJ, Google, Usa,
Martedì 20 ottobre il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa legale antitrust contro Alphabet, la compagnia che controlla Google, con l’accusa di aver mantenuto illegalmente la propria posizione monopolistica nel mercato dei motori di ricerca online. L’accusa muove dalla rilevazione di accordi illegittimi stipulati tra Google e altre grandi società, accordi che avrebbero ostacolato la crescita di una reale concorrenza nel mercato; primo fra tutti il caso di Apple, a cui la compagnia verserebbe ogni anno tra gli 8 e i 12 milioni di dollari per assicurarsi la presenza di Google quale motore di ricerca predefinito sui dispositivi prodotti dall’azienda. Un’azione legale, quella portata avanti dagli 11 procuratori generali repubblicani coinvolti nella causa, che potrebbe protrarsi negli anni e dare avvio a una serie di altre cause legali antitrust da parte dei procuratori dei singoli stati federali americani.
Il governo degli Stati Uniti ha accusato Google di monopolio illegale
Tag: Alphabet, Antitrust, Apple, Big Tech, DoJ, Google, Usa,
ConcorrenzaLavoro
Il consiglio comunale della città di Seattle ha approvato una legge che garantisce un salario minimo standard per i conducenti di Uber e Lyft, seguendo l’esempio della città di New York e posizionandosi al secondo…
Tag: gig-economy, Lyft, New York, Seattle, Uber, Usa,
Il consiglio comunale della città di Seattle ha approvato una legge che garantisce un salario minimo standard per i conducenti di Uber e Lyft, seguendo l’esempio della città di New York e posizionandosi al secondo posto nel paese per aver varato un simile provvedimento. La legge, che entrerà in vigore a gennaio, stabilisce che le compagnie interessate dovranno pagare ai loro conducenti un salario orario minimo di sedici dollari, portando alla luce le problematiche rilevate rispetto ai sistemi di protezione garantiti dalle aziende e lavorando quindi nella direzione di assicurare ai dipendenti retribuzione degli straordinari, indennità e assicurazione contro la disoccupazione. Se Lyft ha dichiarato di ritenere il piano di Seattle imperfetto e potenziale causa di perdita di posti di lavoro, Uber ha rifiutato di commentare la legge, criticando tuttavia l’esempio di New York, la cui politica, secondo la compagnia, avrebbe causato diminuzione del numero di corse e conseguente aumento dei prezzi.
https://www.nytimes.com/2020/09/29/business/economy/seattle-uber-lyft-drivers.html?referringSource=articleShare
Tag: gig-economy, Lyft, New York, Seattle, Uber, Usa,
ConcorrenzaConoscenzaMedia
Google si impegna ad investire un miliardo di dollari nella creazione di una nuova piattaforma che ospiterà i contenuti a pagamento prodotti dai grandi gruppi editoriali; iniziativa, questa, che muove dalla volontà di proporre un’alternativa…
Tag: Editoria, Google, Google News,
Google si impegna ad investire un miliardo di dollari nella creazione di una nuova piattaforma che ospiterà i contenuti a pagamento prodotti dai grandi gruppi editoriali; iniziativa, questa, che muove dalla volontà di proporre un’alternativa a Google News, servizio di notizie online contro cui gli editori si sono più volte schierati per un utilizzo non ricompensato dei loro contenuti. L’accordo, che osserva una prima partecipazione da parte di Germania, Brasile, Argentina, Canada, Regno Unito e Australia, mira a costruire un rapporto di maggiore collaborazione tra Google e gli editori, che saranno quindi pagati per creare e curare contenuti di alta qualità, allo scopo ultimo di realizzare un’esperienza di fruizione di notizie online che possa coinvolgere, interessare ed informare in modo preciso e accurato i propri lettori.
https://www.lastampa.it/economia/2020/10/01/news/google-tende-la-mano-ai-media-al-via-una-partnership-da-un-miliardo-di-dollari-con-gli-editori-1.39371526
Tag: Editoria, Google, Google News,
AlgoritmiBig dataConcorrenzaGovernancePiattaforme
Si avvicinano i termini della deadline imposta da Trump a TikTok: sulla base del decreto firmato dal presidente americano il 6 agosto scorso, a partire dal 15 settembre entrerà in vigore il divieto di effettuare…
Tag: ByteDance, Cina, Microsoft, Oracle, TikTok, Trump, UE, Usa,
Si avvicinano i termini della deadline imposta da Trump a TikTok: sulla base del decreto firmato dal presidente americano il 6 agosto scorso, a partire dal 15 settembre entrerà in vigore il divieto di effettuare transazioni con l’app di video di proprietà della compagnia cinese ByteDance. A seguito di un secondo decreto firmato il 14 agosto, che impone la dismissione di tutte le operazioni e attività statunitensi di TikTok entro la metà di novembre, la situazione si è ulteriormente complicata e si guarda ad un potenziale acquirente americano che possa scongiurare la messa al bando dell’applicazione. Se l’offerta di Microsoft è stata respinta, sembra invece aver raggiunto ieri un accordo preliminare di “partnership tecnologica” con ByteDance l’azienda Oracle; e l’Europa si pone al momento nella posizione di mera osservatrice, consapevole che in gioco, oltre al destino di TikTok, c’è la più ampia questione della gestione del flusso dei dati.
https://www.corriere.it/economia/consumi/20_settembre_14/tik-tok-oracle-europa-a63025fe-f64f-11ea-a235-1f3f4e67a539.shtml
Tag: ByteDance, Cina, Microsoft, Oracle, TikTok, Trump, UE, Usa,
ConcorrenzaGovernance
Continua in Australia lo scontro tra il governo e la società di Facebook riguardo alla proposta, sostenuta dai regolatori locali, di imporre alla compagnia californiana il pagamento degli editori per le news che vengono condivise…
Tag: Australia, Editoria, Facebook, Instagram, News, Social media,
Continua in Australia lo scontro tra il governo e la società di Facebook riguardo alla proposta, sostenuta dai regolatori locali, di imporre alla compagnia californiana il pagamento degli editori per le news che vengono condivise sul social network. Un provvedimento che se diventasse legge potrebbe portare, avverte il capo di Facebook Australia e Nuova Zelanda, al blocco della condivisione di notizie locali e internazionali su Facebook e Instagram, con il risultato di danneggiare a lungo termine la vitalità del settore australiano giornalistico e mediatico. Gli occhi dei regolatori ed editori americani ed europei rimangono quindi puntati sul braccio di ferro in corso tra i colossi della tecnologia e i media tradizionali, consapevoli che in gioco in questa battaglia corporativa risiede il futuro dei media.
https://www.lastampa.it/tecnologia/news/2020/09/01/news/facebook-in-australia-se-saremo-costretti-a-pagare-gli-editori-non-permetteremo-agli-utenti-di-condividere-le-notizie-1.39255559
Tag: Australia, Editoria, Facebook, Instagram, News, Social media,
ConcorrenzaGovernance
L’annuncio della Gran Bretagna di rimuovere Huawei dalle reti telefoniche del paese entro il 2027 prefigura una ritorsione della Cina, che rischia altrimenti di essere considerata debole e facilmente vittima della supremazia degli altri stati.…
Tag: 5G, Cina, Donald Trump, Huawei, UK, Usa,
L’annuncio della Gran Bretagna di rimuovere Huawei dalle reti telefoniche del paese entro il 2027 prefigura una ritorsione della Cina, che rischia altrimenti di essere considerata debole e facilmente vittima della supremazia degli altri stati. Un provvedimento, questo, in linea con il recente peggioramento dei rapporti tra i due paesi a causa dell’imposizione cinese, nell’ultimo mese, di una legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, con lo schieramento della Gran Bretagna a favore dei manifestanti e degli attivisti in fuga dalla democrazia. E se il presidente americano Trump continua a rivendicare un ruolo centrale nella decisione britannica di vietare la tecnologia Huawei dalle reti 5G del paese, la speranza della Cina è che le condizioni politiche possano cambiare prima della data scelta per la rimozione, il 2027, aumentando le possibilità di un passo indietro della Gran Bretagna dalla decisione presa.
https://www.theguardian.com/technology/2020/jul/15/huawei-china-state-media-calls-for-painful-retaliation-over-uk-ban
Tag: 5G, Cina, Donald Trump, Huawei, UK, Usa,
ConcorrenzaGovernancePiattaforme
L’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) riconosce ad Amazon un ruolo dominante nel mercato del recapito delle merci, evidenziando, all’interno della sua relazione parziale sul giro d’affari legato alla consegna dei pacchi in Italia, come la…
Tag: AgCom, Amazon, Deferred, Italia, Monopolio,
L’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) riconosce ad Amazon un ruolo dominante nel mercato del recapito delle merci, evidenziando, all’interno della sua relazione parziale sul giro d’affari legato alla consegna dei pacchi in Italia, come la compagnia incassi oggi il 59% dei ricavi nel mercato delle consegne. Primato, questo, che si fonda principalmente su due elementi: l’integrazione verticale della filiera, dalla piattaforma online al pacco a domicilio, e il potere contrattuale esercitato come acquirente di servizi di consegna, su clienti e fornitori: primato su cui l’Agcom, ottenendo la conferma dei primi risultati raggiunti attraverso nuove indagini, potrebbe riservarsi di intervenire per “promuovere assetti maggiormente concorrenziali”.
Il primato di Amazon nella consegna dei pacchi finisce sotto osservazione
Tag: AgCom, Amazon, Deferred, Italia, Monopolio,
Big dataConcorrenzaGovernancePiattaforme
Nella giornata di giovedì 18 giugno il Parlamento europeo ha votato a maggioranza un provvedimento che vieta la pubblicità personalizzata su internet, inserendo quindi l’emendamento nel rapporto annuale sulla concorrenza della Ue. L’iniziativa, basata sulla…
Tag: Big Data, Facebook, Fake News, Google, Parlamento Europeo, TikTok,
Nella giornata di giovedì 18 giugno il Parlamento europeo ha votato a maggioranza un provvedimento che vieta la pubblicità personalizzata su internet, inserendo quindi l’emendamento nel rapporto annuale sulla concorrenza della Ue. L’iniziativa, basata sulla proposta dell’eurodeputato socialista Paul Tang, mira a contrastare lo strapotere dei giganti del web, come Google e Facebook, che utilizzano i nostri dati per svolgere operazioni di targeting, rafforzando di conseguenza il proprio dominio sulla scena del mercato digitale. Un’altra conquista del Parlamento europeo si presenta nella decisione di Tik Tok, social network che può vantare oggi una posizione di rilievo tra le più grandi piattaforme digitali a livello mondiale, di aderire al codice di condotta europeo sulla disinformazione, con l’applicazione di una serie di provvedimenti che limitano la diffusione di notizie false e pericolose online.
https://www.wired.it/internet/web/2020/06/22/facebook-google-pubblicita-personalizzata/?utm_medium=marketing&utm_campaign=wired&utm_source=Twitter#Echobox=1592872900
Tag: Big Data, Facebook, Fake News, Google, Parlamento Europeo, TikTok,
ConcorrenzaSoftware
È trascorso un anno da quando la Huawei Technologies venne sanzionata dal governo degli Stati Uniti, con il conseguente divieto di vendita delle compagnie americane alla società cinese di telecomunicazioni. Dall’operazione di smontaggio del nuovo…
Tag: Cina, Google, Huawei, Smartphone, Usa,
È trascorso un anno da quando la Huawei Technologies venne sanzionata dal governo degli Stati Uniti, con il conseguente divieto di vendita delle compagnie americane alla società cinese di telecomunicazioni. Dall’operazione di smontaggio del nuovo modello di punta della Huawei, il Mate 30, compatibile con le reti di quinta generazione, si osserva come il 42% del valore totale dei componenti sia rappresentato da parti prodotte in Cina laddove solo l’1% da parti prodotte in America; una tendenza, questa, orientata alla riduzione della dipendenza dai fornitori stranieri della compagnia, con il conseguimento aggiuntivo di una posizione di vantaggio rispetto ai rivali nazionali come Xiaomi. Per la compagnia il maggiore ostacolo all’espansione delle vendite globali dei propri smartphone risulta tuttavia il divieto di disporre delle popolari app di Google, rimanendo quindi la società in attesa di una revoca delle sanzioni stabilite dagli Stati Uniti.
https://asia.nikkei.com/Spotlight/Huawei-crackdown/Huawei-teardown-shows-US-ban-made-company-turn-to-Chinese-parts
Tag: Cina, Google, Huawei, Smartphone, Usa,
Big dataConcorrenzaDemocrazia
Lo scenario di un futuro post-pandemia solleva l’attenzione sul potere accumulatosi nelle mani delle grandi aziende tecnologiche, da Amazon a Google, da Apple a Facebook, come segnalato da Wall Street rispetto alla crescita del valore…
Tag: Amazon, Apple, Big Data, Coronavirus, Facebook, Google,
Lo scenario di un futuro post-pandemia solleva l’attenzione sul potere accumulatosi nelle mani delle grandi aziende tecnologiche, da Amazon a Google, da Apple a Facebook, come segnalato da Wall Street rispetto alla crescita del valore delle loro azioni. Nell’economia del futuro si prospetta così una progressiva scomparsa delle piccole compagnie tecnologiche con il conseguente consolidamento del potere dei colossi della Silicon Valley che, combinato con il controllo su dati, automazione, robotica, intelligenza artificiale, media, pubblicità, vendita al dettaglio e tecnologia autonoma, rischia di proiettarci in una società controllata da pochi la cui regolamentazione da parte dei governi potrebbe risultare di difficile applicazione.
Tag: Amazon, Apple, Big Data, Coronavirus, Facebook, Google,
ConcorrenzaLavoro
Il 17 marzo Amazon annuncia la sospensione delle spedizioni di prodotti non essenziali ai propri magazzini fino al 5 aprile: una decisione che, sotto la pressione della pandemia di coronavirus nel mondo, prova a rispondere…
Tag: Amazon, Coronavirus, Monopolio, Vendita Online,
Il 17 marzo Amazon annuncia la sospensione delle spedizioni di prodotti non essenziali ai propri magazzini fino al 5 aprile: una decisione che, sotto la pressione della pandemia di coronavirus nel mondo, prova a rispondere alla richiesta urgente di beni di prima necessità per la casa e di medicinali, rischiando tuttavia di distruggere le migliaia di aziende indipendenti che si sono affidate alla sua piattaforma di vendita. Circostanza, questa, che rivela il ruolo di indiscussa centralità della compagnia nella vendita online, scatenando, con una scelta improvvisa, il panico delle imprese che hanno basato il loro intero business sul commercio tramite Amazon, ora a serio rischio di bancarotta.
https://www.vice.com/en_us/article/7kzqv9/amazons-supply-chain-is-breaking-and-independent-businesses-are-screwed
Tag: Amazon, Coronavirus, Monopolio, Vendita Online,
ConcorrenzaLavoro
Diffuse proteste si sono sollevate in India di fronte all’annuncio di Jeff Bezos, CEO di Amazon, di voler investire un miliardo di dollari nei prossimi cinque anni per portare online 10 milioni di piccole e…
Tag: Amazon, CAIT, eCommerce, India,
Diffuse proteste si sono sollevate in India di fronte all’annuncio di Jeff Bezos, CEO di Amazon, di voler investire un miliardo di dollari nei prossimi cinque anni per portare online 10 milioni di piccole e medie imprese indiane. I commercianti tradizionali indiani, protagonisti della protesta, sostengono infatti che i rivenditori online come Amazon violino le leggi sugli investimenti esteri del paese, non comportandosi da mercati neutrali che rendono disponibili solo articoli elencati da venditori indipendenti locali, ma mantenendo al contrario quote di maggioranza in marchi di terze parti e vendendo i propri prodotti attraverso esse. Organizzati nella CAIT, la Confederation of All India Traders, che rappresenta più di 70 milioni di commercianti indiani, i venditori tradizionali rivelano come le loro imprese stiano progressivamente fallendo, incapaci di stare al passo con l’aggressiva politica di sconti portata avanti da Amazon, e chiedono quindi che venga posto un freno al monopolio che l’azienda online detiene oggi sul mercato in India.
https://www.buzzfeednews.com/article/pranavdixit/jeff-bezos-amazon-india
Tag: Amazon, CAIT, eCommerce, India,
Cloud computingConcorrenzaSoftwareStartup
L’influenza di Amazon nel settore del software e del cloud computing ha raggiunto oggi la sua massima espansione, risultato che eleva l’azienda a principale attore nel mondo tecnologico del momento. Le proteste di molte start-up…
Tag: Amazon, CloudComputing, Software, Startup,
L’influenza di Amazon nel settore del software e del cloud computing ha raggiunto oggi la sua massima espansione, risultato che eleva l’azienda a principale attore nel mondo tecnologico del momento. Le proteste di molte start-up di software, come la start-up olandese Elastic, rivelano tuttavia la pratica dell’azienda di copiare le loro innovazioni, rendendo disponibili i medesimi prodotti sulla propria piattaforma. Il servizio di Amazon che si occupa di cloud computing, chiamato Amazon Web Services, abbreviato A.W.S., lavora infatti copiando e integrando i software creati da altre compagnie e conferendo quindi maggiore vantaggio ai propri prodotti rendendoli più convenienti da usare, seppellendo le offerte concorrenti e raggruppando gli sconti per presentare articoli meno costosi. Diffuse proteste si stanno pertanto sollevando tra le aziende che operano nel campo del software e del cloud computing, dando avvio ad azioni legali che mirano ad indebolire il monopolio di Amazon riconsegnando indipendenza economica alle compagnie concorrenti.
Tag: Amazon, CloudComputing, Software, Startup,
ConcorrenzaLavoroSharing economy
Il senato della California ha approvato una legge, la legge AB5 presentata dai democratici, che potrebbe costringere le aziende della Gig economy a trasformare i propri lavoratori in dipendenti. Non più prestatori di servizi quindi,…
Tag: Lyft, Uber,
Il senato della California ha approvato una legge, la legge AB5 presentata dai democratici, che potrebbe costringere le aziende della Gig economy a trasformare i propri lavoratori in dipendenti. Non più prestatori di servizi quindi, ma impiegati che in quanto tali dovranno essere assunti nel rispetto delle regole del diritto del lavoro, portando alle aziende come Uber e Lyft, due tra le più importanti nel settore, un aumento di costi causa di circa 500 milioni di dollari l’anno.
https://fortune.com/2019/09/11/gig-economy-california-senate-uber-law-labor-rights-union/
Tag: Lyft, Uber,
ConcorrenzaPiattaforme
Il primo luglio l’ebook store di Microsoft chiuderà i battenti a causa di guadagni troppo bassi, con la conseguenza che tutti gli ebook - protetti dai Digital Rights Management (DRM) -precedentemente acquistati dagli utenti, saranno cancellati…
Tag: Microsoft,
Il primo luglio l’ebook store di Microsoft chiuderà i battenti a causa di guadagni troppo bassi, con la conseguenza che tutti gli ebook – protetti dai Digital Rights Management (DRM) –precedentemente acquistati dagli utenti, saranno cancellati dalle rispettive librerie digitali. I clienti verranno, tuttavia, rimborsati.
https://boingboing.net/2019/04/02/burning-libraries.html
Tag: Microsoft,
ConcorrenzaPiattaforme
Due decisioni del Tribunale di Roma sanciscono che il diritto di oblio non può valere per un negozio, un ristorante o un professionista che offra un servizio al pubblico. I servizi di recensioni in rete…
Tag: Dirito, Google, Tribunale di Roma,
Due decisioni del Tribunale di Roma sanciscono che il diritto di oblio non può valere per un negozio, un ristorante o un professionista che offra un servizio al pubblico. I servizi di recensioni in rete hanno il diritto di essere pubblicate a prescindere dalla volontà di chi viene recensito, poiché prevale l’interesse generale a quello del singolo. Secondo lo Spiegel Research Center il 95% dei consumatori online legge le recensioni in rete prima di fare un acquisto e rimuovere questa funzione significherebbe opporsi al diritto di critica. Il caso offerto dalla notizia scaturisce dalla volontà di un chirurgo plastico di eliminare alcuni commenti negativi dalla propria scheda Google My Business. La vittoria di Google costituisce un precedente significativo per decine di servizi online e milioni di esercenti o professionisti italiani che ogni giorno vengono recensiti, da Tripadvisor a Amazon alle pagine My Business di Google.
https://www.repubblica.it/cronaca/2019/02/27/news/recensione_ristoranti_diritto_oblio-220220155/
Tag: Dirito, Google, Tribunale di Roma,
ConcorrenzaGovernanceIntelligenza Artificiale
Sebbene lunedì il presidente Trump abbia firmato un ordine esecutivo inteso a stimolare lo sviluppo e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, questa iniziativa parrebbe meno audace di quanto alcuni avevano sperato. L’ordine non ha stanziato fondi per la…
Tag: Amazon, Cina, Google, Trump,
Sebbene lunedì il presidente Trump abbia firmato un ordine esecutivo inteso a stimolare lo sviluppo e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, questa iniziativa parrebbe meno audace di quanto alcuni avevano sperato. L’ordine non ha stanziato fondi per la ricerca e lo sviluppo dell’I.A. e l’amministrazione ha fornito dettagli limitati su come attuare le nuove politiche. Gli esperti del settore statunitensi pensano che la Cina possa superare gli Stati Uniti nello sviluppo di tecnologie artificiali avendo presentato un piano per diventare leader mondiale di I.A., con l’obiettivo di creare un’industria del valore di $150 miliardi entro il 2030. Molti esperti temono che i migliori talenti negli Stati Uniti si stiano spostando verso aziende come Google e Amazon e lontano dalle agenzie governative.
https://www.nytimes.com/2019/02/11/business/ai-artificial-intelligence-trump.html
Tag: Amazon, Cina, Google, Trump,
ConcorrenzaPiattaforme
A seguito della richiesta, giunta a ottobre scorso, di operare come azienda di servizi postali in Italia, Amazon ha ottenuto il via libera da parte del Mise. Il gigante dell’e-commerce risolve così la disputa che…
Tag: AgCom, Amazon,
A seguito della richiesta, giunta a ottobre scorso, di operare come azienda di servizi postali in Italia, Amazon ha ottenuto il via libera da parte del Mise. Il gigante dell’e-commerce risolve così la disputa che si era generata con l’Autorità garante per le comunicazioni, l’Agcom, che gli aveva comminato una multa da 300mila euro per aver esercitato abusivamente l’attività postale. In particolare le condotte illecite riguardavano “l’organizzazione di una rete unitaria per svolgere il servizio di consegna dei prodotti di venditori terzi e la gestione dei punti di recapito”. La società lascia intendere che la gestione delle consegne – al di fuori dei propri stabilimenti – resterà affidata a terzi valutando i corrieri in base alle caratteristiche tecniche quali la velocità e il costo. Tra le conseguenze di questo nuovo status ci sarà quella di essere sottoposto alla vigilanza dell’Agcom a cui dovranno pagare 1,4 per mille dei ricavi.
https://www.repubblica.it/economia/2018/11/27/news/amazon_poste_licenza-212774026/amp/
Tag: AgCom, Amazon,
ConcorrenzaPiattaforme
Attesa per oggi, la decisione dell'Unione europea sulla posizione dominante di Google nel mondo degli smartphone ha confermato le attese: il colosso del web dovrà pagare una sanzione pari a 4,3 miliardi di euro per…
Tag: Google, Google Android, Unione Europea,
Attesa per oggi, la decisione dell’Unione europea sulla posizione dominante di Google nel mondo degli smartphone ha confermato le attese: il colosso del web dovrà pagare una sanzione pari a 4,3 miliardi di euro per aver abusato della posizione dominante del suo sistema operativo Android. Google è accusata dall’Antitrust di Bruxelles di aver utilizzato Android per imporre i suoi prodotti di ricerca sui dispositivi mobile. L’Unione Europea è dunque intenzionata a liberare i produttori dall’obbligo di installare le app di Google: ciascun produttore potrà stabilire quale servizio o prodotto utilizzare.
https://www.theverge.com/2018/7/18/17580694/google-android-eu-fine-antitrust
Tag: Google, Google Android, Unione Europea,
ConcorrenzaLavoro
ZTE, il colosso cinese della telefonia, ha annunciato di aver chiuso le attività negli Stati Uniti. Una scelta maturata nel contesto dell battaglia dei dazi in corso tra Washington e Pechino. Il recente inasprimento delle sanzioni del Governo…
Tag: Cina, Donald Trump, Huawei, ZTE,
ZTE, il colosso cinese della telefonia, ha annunciato di aver chiuso le attività negli Stati Uniti. Una scelta maturata nel contesto dell battaglia dei dazi in corso tra Washington e Pechino. Il recente inasprimento delle sanzioni del Governo USA, infatti, impedisce a ZTE di acquistare componenti e tecnologie da aziende statunitensi per ben 7 anni. Intanto, mentre si lavora a un accordo che sospenda il provvedimento, società come Huawei si muovono per sviluppare un sistema operativo proprietario.
http://fortune.com/2018/05/10/zte-components-china-technology-denial-order/
Tag: Cina, Donald Trump, Huawei, ZTE,
ConcorrenzaPiattaforme
La gestione impropria delle informazioni personali degli utenti da parte di Facebook potrebbe comportare una multa fino al valore di 168 milioni di dollari. Un mese fa, la Commissione federale per il commercio (FTC) ha…
Tag: Commissione federale per il commercio, Facebook,
La gestione impropria delle informazioni personali degli utenti da parte di Facebook potrebbe comportare una multa fino al valore di 168 milioni di dollari. Un mese fa, la Commissione federale per il commercio (FTC) ha deciso di avviare un’indagine per verificare se Facebook abbia violato il decreto per la tutela dei dati firmato con la Commissione nel 2011. A tale riguardo, Gene Kimmelman, ex-funzionario del Dipartimento di giustizia, si auspica che Facebook, in futuro, investa maggior denaro per risolvere i problemi di privacy, piuttosto che pagare sanzioni onerose al governo federale.
Tag: Commissione federale per il commercio, Facebook,
ConcorrenzaPiattaforme
Keith Weed, amministratore delegato di Unilever, multinazionale anglo-olandese proprietaria di numerosi marchi nel campo dell'alimentazione, ha annunciato l'intenzione di pubblicare i futuri annunci pubblicitari assegnando priorità a investimenti solo sulle piattaforme responsabili, impegnate nel creare un…
Tag: Facebook, Google, Unilever,
Keith Weed, amministratore delegato di Unilever, multinazionale anglo-olandese proprietaria di numerosi marchi nel campo dell’alimentazione, ha annunciato l’intenzione di pubblicare i futuri annunci pubblicitari assegnando priorità a investimenti solo sulle piattaforme responsabili, impegnate nel creare un impatto positivo sulla società. L’obiettivo principale è quello di ostacolare la diffusione di fake news, messaggi sessisti, razzisti o contenuti deleteri. Una dichiarazione volta a creare pressione sui giganti delle reti sociali e della comunicazione digital; Facebook e Google, infatti controllano oltre la metà del mercato mondiale della pubblicità digitale e quasi due terzi di quello americano.
https://www.washingtonpost.com/news/the-switch/wp/2018/02/12/one-of-the-worlds-largest-advertisers-threatens-to-pull-its-ads-from-facebook-and-google-over-toxic-content/?utm_term=.9221618d8e68
Tag: Facebook, Google, Unilever,
ConcorrenzaDemocrazia
La Commissione europea ha sanzionato il colosso americano Qualcomm, uno dei principali produttori di semiconduttori e chip, per abuso di posizione dominante nel mercato. La commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager ha difatti accusato la Società…
Tag: Margrethe Vestager, Qualcomm,
La Commissione europea ha sanzionato il colosso americano Qualcomm, uno dei principali produttori di semiconduttori e chip, per abuso di posizione dominante nel mercato. La commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager ha difatti accusato la Società di aver “illegalmente estromesso i suoi concorrenti, consolidando così la sua posizione dominante”, versando miliardi di dollari a un cliente maggiore, Apple, per fare in modo che non si approvvigionasse presso altre aziende. A dispetto delle accuse Qualcomm si dice pronta a presentare appello contro la sentenza della Commissione Europea.
https://www.theverge.com/2018/1/24/16927042/qualcomm-apple-antitrust-chip-deal-eu-fine
Tag: Margrethe Vestager, Qualcomm,
ConcorrenzaSharing economy
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che Uber va considerato come un servizio di taxi e non come una piattaforma digitale, e in quanto servizio di trasporto, deve essere regolamentato da ciascuno Stato membro. Secondo…
Tag: Corte di Giustizia Europea, Uber, UberPop,
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che Uber va considerato come un servizio di taxi e non come una piattaforma digitale, e in quanto servizio di trasporto, deve essere regolamentato da ciascuno Stato membro. Secondo i giudici di Lussemburgo, Uber non si limita all’intermediazione, ma “crea un’offerta di servizi di trasporto urbano”, attraverso strumenti informatici; di conseguenza, sostiene la Corte UE, “l’intermediazione deve essere considerata parte integrante di un servizio complessivo in cui l’elemento principale è un servizio di trasporto”.
https://www.bbc.com/news/amp/business-42423627?__twitter_impression=true
Tag: Corte di Giustizia Europea, Uber, UberPop,
ConcorrenzaPiattaforme
Il Garante per le Comunicazioni italiano ha stabilito che il servizio offerto da Amazon sia qualificabile come servizio postale ed ha inviato una formale diffida ai vertici americani dell’azienda affinché richiedano al Ministero dello Sviluppo…
Tag: AgCom, Amazon, diffida, poste,
Il Garante per le Comunicazioni italiano ha stabilito che il servizio offerto da Amazon sia qualificabile come servizio postale ed ha inviato una formale diffida ai vertici americani dell’azienda affinché richiedano al Ministero dello Sviluppo Economico l’autorizzazione a regolarizzare la loro posizione e ad agire conformemente. Le conseguenze principali hanno, tra il resto, natura sindacale: infatti Amazon dovrà adattarsi ai contratti collettivi previsti per il settore. Inoltre, dovrà utilizzare corrieri terzi per la consegna ai sensi della delibera 129 del 2015 del Garante, successiva al Decreto Legislativo 58 del 2011.
http://www.repubblica.it/economia/2017/12/06/news/il_garante_diffida_amazon_siete_un_operatore_postale_la_societa_dovra_applicare_il_contratto_di_lavoro_del_settore-183196218/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P4-S1.8-T1
Tag: AgCom, Amazon, diffida, poste,
ConcorrenzaGovernancePubblica Amministrazione
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato all'unanimità il testo che introduce, a partire dal 1 gennaio 2019, un’imposta del 6% sulle transazioni digitali. La normativa necessita tuttavia di tre decreti attuativi circa i termini,…
Tag: Web Tax,
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato all’unanimità il testo che introduce, a partire dal 1 gennaio 2019, un’imposta del 6% sulle transazioni digitali. La normativa necessita tuttavia di tre decreti attuativi circa i termini, le modalità di pagamento e di dichiarazione della cosiddetta Web Tax. Non sono destinatari della norma le imprese agricole, i soggetti che hanno aderito al regime forfettario e i minori contribuenti. La Ragioneria dello Stato prevede un gettito annuo di 114 milioni, i cui primi incassi si avranno a partire dall’estate 2020.
Tag: Web Tax,
ConcorrenzaDati personaliNeutralità della rete
Il presidente della FCC (Commissione Federale delle Comunicazioni) Ajit Pai presenterà la proposta finale per modificare le regole d'accesso a Internet fissate dall'amministrazione Obama, in favore di una "deregulation" che avvantaggerebbe le grandi aziende del settore. Il tema in…
Tag: Advocacy group Free Press, Ajit Pai, Fcc,
Il presidente della FCC (Commissione Federale delle Comunicazioni) Ajit Pai presenterà la proposta finale per modificare le regole d’accesso a Internet fissate dall’amministrazione Obama, in favore di una “deregulation” che avvantaggerebbe le grandi aziende del settore. Il tema in discussione è quello della “net neutrality”, secondo cui l’accesso a Internet deve essere garantito a tutti con lo stesso livello di servizio. Numerose le voci critiche, tra queste l’Advocacy group Free Press, che giudicano l’impianto legislativo della proposta una scelta in grado di danneggiare i consumatori, le piccole imprese e l’accesso a Internet, poiché elimina le protezioni di base che hanno alimentato la crescita di Internet.
http://fortune.com/2017/11/16/the-fccs-plan-to-end-net-neutrality-is-coming-next-week/
Tag: Advocacy group Free Press, Ajit Pai, Fcc,
ConcorrenzaDirittiSharing economy
Un tribunale del lavoro britannico ha sentenziato a favore dei guidatori di Uber prevedendo il pagamento di un salario minimo e delle ferie da parte della tech company statunitense. Questa sentenza rigetta l’assunto principale di…
Tag: Uber,
Un tribunale del lavoro britannico ha sentenziato a favore dei guidatori di Uber prevedendo il pagamento di un salario minimo e delle ferie da parte della tech company statunitense. Questa sentenza rigetta l’assunto principale di Uber secondo cui i guidatori sarebbero lavoratori indipendenti, segnando un importante precedente per tutte quelle aziende facenti parte delle gig economy.
https://www.nytimes.com/2017/11/10/business/uk-uber-london.html
Tag: Uber,
ConcorrenzaGovernance
La Commissione EU ha deciso di portare l’Irlanda alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per non aver recuperato da Apple i 13 miliardi di euro di aiuti di Stato illecito, come richiesto da una decisione della Commissione dell'agosto 2016. L’antitrust, al termine dell’indagine,…
Tag: Apple, Irlanda, Tasse,
La Commissione EU ha deciso di portare l’Irlanda alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per non aver recuperato da Apple i 13 miliardi di euro di aiuti di Stato illecito, come richiesto da una decisione della Commissione dell’agosto 2016. L’antitrust, al termine dell’indagine, aveva concluso che Apple aveva pagato “molte meno tasse di altre aziende”. L’Irlanda avrebbe dovuto recuperare quella somma entro il 3 gennaio 2017, e “finché non li recupera, la Apple continuerà ad avere un vantaggio sugli altri”.
https://www.reuters.com/article/us-eu-apple-taxavoidance-court/eu-takes-ireland-to-court-for-not-claiming-apple-tax-windfall-idUSKCN1C913I
Tag: Apple, Irlanda, Tasse,
ConcorrenzaPiattaforme
L'Antitrust UE ha chiesto al Lussemburgo di recuperare presso Amazon la somma di 250 milioni euro concessi come vantaggio fiscale. Il Granducato ha difatti consentito all'azienda di Seattle di pagare "quattro volte in meno di…
Tag: Amazon, EU, Lussemburgo,
L’Antitrust UE ha chiesto al Lussemburgo di recuperare presso Amazon la somma di 250 milioni euro concessi come vantaggio fiscale. Il Granducato ha difatti consentito all’azienda di Seattle di pagare “quattro volte in meno di tasse rispetto ad altre società”, grazie ad un accordo (Tax ruling) stretto nel 2003. Una condotta giudicata illegale dalla Commissaria Margrethe Vestager; la replica di Amazon, giunta in forma di comunicato, sostiene la liceità dei pagamenti e degli accordi presi con il Lussemburgo.
https://www.reuters.com/article/us-eu-amazon-taxavoidance/eu-orders-amazon-to-repay-295-million-in-luxembourg-back-taxes-idUSKCN1C913S
Tag: Amazon, EU, Lussemburgo,
ConcorrenzaDati personali
La Commissione Europea propone una nuova serie di norme per disciplinare il libero flusso di dati non personali allo scopo di rafforzare la competitività delle imprese europee e modernizzare i servizi pubblici nel quadro di un mercato…
Tag: digital single market, Mercato Unico Digitale, UE,
La Commissione Europea propone una nuova serie di norme per disciplinare il libero flusso di dati non personali allo scopo di rafforzare la competitività delle imprese europee e modernizzare i servizi pubblici nel quadro di un mercato unico europeo per i servizi di dati efficiente. L’obbiettivo è dunque quella di intervenire con misure capaci di garantire certezza giuridica e accrescere la fiducia delle imprese e delle organizzazioni. Il quadro degli interventi include, tra l’altro, il principio del libero flusso transfrontaliero di dati non personali ed il principio della disponibilità dei dati per i controlli previsti dalla legge.
http://www.corrierecomunicazioni.it/digital/48886_bruxelles-spinge-sulla-data-economy-in-ballo-740-miliardi.htm
Tag: digital single market, Mercato Unico Digitale, UE,
ConcorrenzaLavoroPiattaforme
L'autorità di regolazione dei trasporti londinese ha negato ad Uber la richiesta di rinnovo delle licenze, affermando che “l’approccio e la condotta di Uber dimostrano una grave mancanza di responsabilità”. Mancanze che comportano potenziali rischi per…
Tag: Greyball, Londra, Uber,
L’autorità di regolazione dei trasporti londinese ha negato ad Uber la richiesta di rinnovo delle licenze, affermando che “l’approccio e la condotta di Uber dimostrano una grave mancanza di responsabilità”. Mancanze che comportano potenziali rischi per la sicurezza. Oggetto delle critiche, anche Greyball, il softwar utilizzato per eludere i controlli. Il portavoce della app ha annunciato che l’azienda intende ricorrere in appello e il tempo a disposizione per presentare il ricorso è di 21 giorni.
https://www.theguardian.com/technology/2017/sep/22/uber-licence-transport-for-london-tfl?CMP=share_btn_tw
Tag: Greyball, Londra, Uber,
ConcorrenzaLavoro
L'avvocato generale della Corte di Giustizia Ue, Maciej Szpunar, è intervenuto nella causa tra il Governo francese e Uber, stabilendo che "i paesi membri possono vietare e punire (…) l'esercizio illegale di attività di trasporto nel…
Tag: Francia, Taxi, Trasporto, Uber, UberPop,
L’avvocato generale della Corte di Giustizia Ue, Maciej Szpunar, è intervenuto nella causa tra il Governo francese e Uber, stabilendo che “i paesi membri possono vietare e punire (…) l’esercizio illegale di attività di trasporto nel contesto del servizio UberPop”. Le autorità francesi hanno il diritto di sanzionare le attività di taxi senza appropriata licenza, poiché la prestazione offerta dalla società americana rientra nel settore dei trasporti e non in quello dei servizi digitali. In attesa della sentenza della Corte di Giustizia della UE, le indicazioni dell’avvocato generale fanno presupporre un nuovo parere negativo per la corporation di car sharing.
http://punto-informatico.it/4393624/PI/News/uber-ue-ragione-alla-francia.aspx?utm_source=17563&utm_medium=!{utm_medium}&utm_term=Uber%2C+la+UE+d%C3%83%C2%A0+ragione+alla+Francia&utm_content=05072017&utm_campaign=2000461
Tag: Francia, Taxi, Trasporto, Uber, UberPop,
ConcorrenzaDati personaliPiattaforme
Nell'ambito del contenzioso tra Google e Equustek, un'azienda che produce dispositivi di comunicazione, la Corte Suprema canadese ha emesso una sentenza che impone a Google di de-indicizzare a livello globale tutti i portali che forniscono agli utenti merce…
Tag: Canada, Corte Suprema, Daphne Keller, Equustek, Google, Michael Geist, Pirateria,
Nell’ambito del contenzioso tra Google e Equustek, un’azienda che produce dispositivi di comunicazione, la Corte Suprema canadese ha emesso una sentenza che impone a Google di de-indicizzare a livello globale tutti i portali che forniscono agli utenti merce non autorizzata in acquisto. La decisione alimenta il dibattito sulla portata e sugli effetti di una sentenza emessa da una Corte nazionale su altre giurisdizioni. Diverse le organizzazioni, incluse Human Rights Watch, BC Civil Liberties Association, ed Electronic Frontier Foundation (EFF), contrarie al verdetto. Tra i commenti che hanno fatto seguito, segnaliamo quello di Michael Geist e quello di Daphne Keller.
https://www.theverge.com/2017/6/28/15888408/canada-supreme-court-google-block-search-results-equustek-datalink
Tag: Canada, Corte Suprema, Daphne Keller, Equustek, Google, Michael Geist, Pirateria,
ConcorrenzaPiattaforme
La Commissione Europea ha multato Google per abuso di posizione dominante nel settore delle ricerche online allo scopo di favorire la propria piattaforma di Shopping. La pena ammonta a 2.4 miliardi di euro ed è la più alta…
Tag: Antitrust, Commissione Europea, Google, Multa,
La Commissione Europea ha multato Google per abuso di posizione dominante nel settore delle ricerche online allo scopo di favorire la propria piattaforma di Shopping. La pena ammonta a 2.4 miliardi di euro ed è la più alta inflitta dall’Antitrust europeo a un’azienda statunitense, la quale ha annunciato di valutare un appello definendo le accuse prive di fondamento. Tuttavia secondo l’UE “ciò che ha fatto Google è illegale sotto le leggi dell’antitrust Ue, ha negato ad altre compagnie la chance di competere e innovare”.
http://www.telegraph.co.uk/technology/2017/06/27/eu-hits-google-record-21bn-fine-abusing-internet-search-monopoly/
Tag: Antitrust, Commissione Europea, Google, Multa,
ConcorrenzaPiattaforme
In tema di tutela del copyright, la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che"rendere disponibile e gestire una piattaforma online per la condivisione di opere protette da copyright, come The Pirate Bay, può costituire…
Tag: Copyright, Corte di Giustizia Europea, Pirate Bay, Pirateria, Torrent,
In tema di tutela del copyright, la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che”rendere disponibile e gestire una piattaforma online per la condivisione di opere protette da copyright, come The Pirate Bay, può costituire una violazione del diritto d’autore”. I gestori di The Pirate Bay, un motore di ricerca per file torrent che usa il protocollo BitTorrent, sono accusati di rendere disponibili opere protette da copyright in modo intenzionale, anche quando i contenuti vengono messi online dagli utenti, garantendo una costante manutenzione del sito. Gli ISP europei dovranno bloccare l’accesso ai siti di file-sharing.
http://www.telegraph.co.uk/technology/2017/06/14/eu-court-rules-pirate-bay-can-banned-landmark-illegal-download/
Tag: Copyright, Corte di Giustizia Europea, Pirate Bay, Pirateria, Torrent,
ConcorrenzaProprietà intellettuale
Fa discutere la recente sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti riguardo un contenzioso tra Lexmark, major che produce articoli per le stampanti e Impression, una piccola azienda che acquista cartucce originali esaurite e le rigenera. I giudici hanno dato ragione…
Tag: Brevetti, Impression, Lexmark,
Fa discutere la recente sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti riguardo un contenzioso tra Lexmark, major che produce articoli per le stampanti e Impression, una piccola azienda che acquista cartucce originali esaurite e le rigenera. I giudici hanno dato ragione a quest’ultima riconoscendo il diritto di commercializzare prodotti scarichi, al di là del rispetto dei brevetti, poiché “estendere i diritti di brevetto di là della prima vendita sarebbe intasare i canali del commercio”. La sentenza apre dunque le porte a un mercato libero anche in altri settori dell’industria vincolati dai brevetti.
http://fortune.com/2017/05/30/supreme-court-printers/
Tag: Brevetti, Impression, Lexmark,
ConcorrenzaPiattaforme
L'articolo analizza le ragioni per cui Facebook non rappresenti l'argine adatto al proliferare delle Fake News in Rete, trovandosi in una situazione di concorrenza con i News Publishers. In questa prospettiva, per far sì che gli utenti trascorrano più tempo possibile…
Tag: Facebook, Fake News,
L’articolo analizza le ragioni per cui Facebook non rappresenti l’argine adatto al proliferare delle Fake News in Rete, trovandosi in una situazione di concorrenza con i News Publishers. In questa prospettiva, per far sì che gli utenti trascorrano più tempo possibile sulla piattaforma, l’azienda di Mark Zuckerberg ha adottato un nuovo sistema, “Instant Article”, che consente di leggere le notizie senza abbandonare la piattaforma stessa. L’effetto previsto è che gli editori non riceveranno direttamente il traffico di dati necessario per personalizzare la pubblicità in modo efficace, compromettendo così la loro sopravvivenza.
https://www.forbes.com/sites/washingtonbytes/2017/01/10/why-fake-news-is-an-antitrust-problem/2/#59c205ba3f0d
Tag: Facebook, Fake News,
ConcorrenzaLavoroPiattaforme
L'editoriale pone in evidenza alcune contraddizioni della “gig economy”, letteralmente “economia del lavoretto”, e le aspettative non realizzate intorno a questo modello. L'assenza di vincoli contrattuali, norme etiche e protezioni di base inducono le aziende…
Tag: gig-economy, Instacart, Lyft, Uber,
L’editoriale pone in evidenza alcune contraddizioni della “gig economy”, letteralmente “economia del lavoretto”, e le aspettative non realizzate intorno a questo modello. L’assenza di vincoli contrattuali, norme etiche e protezioni di base inducono le aziende a sfruttare la tecnologia per aumentare i fatturati, riducendo le paghe orarie ai lavoratori. Quest’ultimi, secondo alcune rilevazioni, tendono dunque a impoverirsi, mentre attorno prende forma uno spazio economico sempre più inospitale. Per questa ragione cresce la pressione da parte di numerosi soggetti affinché le leggi in vigore per i lavori tradizionali vengono applicate anche alla gig-economy.
https://mobile.nytimes.com/2017/04/10/opinion/the-gig-economys-false-promise.html
Tag: gig-economy, Instacart, Lyft, Uber,
ConcorrenzaLavoroSharing economy
Lo scontro tra i tassisti e Uber è arrivato in tribunale, dove una sentenza ha accolto il ricorso cautelare per concorrenza sleale presentato dalla categoria dei tassisti e ha ordinato il blocco, su tutto il territorio italiano,…
Tag: Taxi, Uber, Uber Black,
Lo scontro tra i tassisti e Uber è arrivato in tribunale, dove una sentenza ha accolto il ricorso cautelare per concorrenza sleale presentato dalla categoria dei tassisti e ha ordinato il blocco, su tutto il territorio italiano, entro 10 giorni, dei servizi offerti dall’azienda con sede a San Francisco attraverso la app Uber Black. Nelle motivazioni del provvedimento il giudice ha chiarito che gli autisti Uber, a differenza dei tassisti, non sono soggetti «a tariffe predeterminate dalle competenti autorità amministrative» e possono così fare «prezzi più competitivi» a seconda «delle esigenze del mercato».
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-04-07/taxi-giudici-bloccano-servizio-app-uber-black-170748.shtml?uuid=AEm7bS1
Tag: Taxi, Uber, Uber Black,
ConcorrenzaDati personali
La Corte di Giustizia Europea ha stabilito che non esiste il diritto all’oblio per i dati personali contenuti nel registro delle imprese. La sentenza riguarda il caso dell'imprenditore Salvatore Manna, che ha convenuto in giudizio la Camera…
Tag: Corte di Giustizia Europea, Diritto all'oblio, Salvatore Manna,
La Corte di Giustizia Europea ha stabilito che non esiste il diritto all’oblio per i dati personali contenuti nel registro delle imprese. La sentenza riguarda il caso dell’imprenditore Salvatore Manna, che ha convenuto in giudizio la Camera di commercio di Lecce per non essere stato cancellato dal registro delle imprese, relativamente ad un’altra sua società dichiarata fallita nel 1992 e liquidata nel 2005.
http://it.reuters.com/article/topNews/idITKBN16G28M-OITTP
Tag: Corte di Giustizia Europea, Diritto all'oblio, Salvatore Manna,
ConcorrenzaPiattaformeProprietà intellettuale
Kisstube.tv, un canale di Youtube, dopo il sequestro per violazione di proprietà intellettuale disposto dal Tribunale di Roma, ha ottenuto l'annullamento del provvedimento, poiché l'embedding di un contenuto in violazione di un diritto di terzi non dà…
Tag: Copyright, Fulvio Sarzana, Kisstube.tv,
Kisstube.tv, un canale di Youtube, dopo il sequestro per violazione di proprietà intellettuale disposto dal Tribunale di Roma, ha ottenuto l’annullamento del provvedimento, poiché l’embedding di un contenuto in violazione di un diritto di terzi non dà origine a una violazione di diritto d’autore, dal momento che il contenuto, seppur rilanciato su un nuovo sito, è già online. Non è quindi classificabile come “messa a disposizione del pubblico, come sottolinea l’avvocato del portale Fulvio Sarzana nell’intervista.
http://arstechnica.co.uk/tech-policy/2016/12/italy-copyright-infringement-website-block/
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ConcorrenzaGovernance
Entra nel vivo lo scontro tra Google e la Commissione Europea riguardo alle accuse di abuso di posizione dominante, formalizzate a luglio per la violazione della normativa antitrust europea. La difesa dell'azienda di Mountain View ruota…
Tag: Antitrust, Google, UE,
Entra nel vivo lo scontro tra Google e la Commissione Europea riguardo alle accuse di abuso di posizione dominante, formalizzate a luglio per la violazione della normativa antitrust europea. La difesa dell’azienda di Mountain View ruota attorno all’ipotesi che la Commissione UE abbia condotto un’analisi parziale e non comprenda a pieno il funzionamento della digital economy.
http://punto-informatico.it/4353040/PI/News/google-risposte-punto-punto-all-antitrust-ue.aspx
Tag: Antitrust, Google, UE,
ConcorrenzaDati personaliDemocraziaSharing economy
Uno studio condotto dall’Harvard Business School, e pubblicato all’inizio del 2016, rivela che chi si presenta con un nome distintamente afroamericano ha circa il 16% di probabilità in meno di ottenere l’alloggio richiesto su Airbnb. In risposta,…
Tag: Airbnb, Ben Edelman, Harvard Business School,
Uno studio condotto dall’Harvard Business School, e pubblicato all’inizio del 2016, rivela che chi si presenta con un nome distintamente afroamericano ha circa il 16% di probabilità in meno di ottenere l’alloggio richiesto su Airbnb. In risposta, la piattaforma ha annunciato nuove misure che riducono il rilievo dato alle foto e che spingono gli utenti a utilizzare la funzione di prenotazione immediata delle case, senza che il proprietario debba approvare la richiesta. Non mancano tuttavia le perplessità e le critiche, mosse in primo luogo da Ben Edelman, autore principale dello studio di Harvard.
https://www.technologyreview.com/s/602355/airbnb-isnt-really-confronting-its-racism-problem/
Tag: Airbnb, Ben Edelman, Harvard Business School,
ConcorrenzaPiattaforme
Urbanhail, una start-up fondata da studenti dell’Harvard Business School, ha lanciato una app allo scopo di confrontare i prezzi del trasporto cittadino privato. Tra le aziende monitorate, Uber ha deciso di revocare l’accesso alle proprie…
Tag: Harvard Business School, Uber, Urbanhail,
Urbanhail, una start-up fondata da studenti dell’Harvard Business School, ha lanciato una app allo scopo di confrontare i prezzi del trasporto cittadino privato. Tra le aziende monitorate, Uber ha deciso di revocare l’accesso alle proprie API (application programming interface). La startup sta valutando l’ipotesi di sfidare l’azienda in tribunale.
www.boston.com/news/technology/2016/06/05/uber-app-urbanhail-startup-ride-prices (altro…)
Tag: Harvard Business School, Uber, Urbanhail,
ConcorrenzaLavoroPiattaformeSharing economy
In materia di sharing economy, le nuove linee guida della Commissione Europea prevedono che le restrizioni dei singoli Paesi siano proporzionali e giustificate dall’interesse pubblico. Prevedono inoltre che questo genere di servizi online possano essere…
Tag: Airbnb, Uber,
In materia di sharing economy, le nuove linee guida della Commissione Europea prevedono che le restrizioni dei singoli Paesi siano proporzionali e giustificate dall’interesse pubblico. Prevedono inoltre che questo genere di servizi online possano essere bloccati solo in “ultima istanza” e non per proteggere diritti acquisiti o modelli di business esistenti.
venturebeat.com/2016/05/31/eu-warns-governments-against-banning-uber-and-airbnb/
Tag: Airbnb, Uber,